BS 18004
Secondo il pensiero espresso nella guida BS 18004, non esiste un’unica metodologia che consenta l’identificazione dei pericoli e la valutazione dei rischi che si possa ritenere a misura di tutte le aziende.
L’identificazione del pericolo e le metodologie di valutazione del rischio variano notevolmente da settore a settore, mutando da semplici valutazioni redatte in poco tempo a complesse analisi quantitative dotate di ampia documentazione correlata.
Rischi specifici possono richiedere che siano utilizzati metodi diversi: ad esempio una valutazione di esposizione ad agenti chimici a lungo termine potrebbe avere bisogno di un metodo diverso da quello adatto per un’attrezzatura di sicurezza o per la valutazione di una postazione di lavoro in ufficio.
Per essere efficace, la gestione organizzativa delle procedure per l’identificazione dei pericoli e la valutazione dei rischi associati devono tenere conto almeno dei seguenti elementi:
– pericoli;
– rischi;
– misure di prevenzione e di protezione;
– gestione del cambiamento (variazione del ciclo produttivo, o della tipologia degli addetti);
– informazioni da documentazione disponibile (di attrezzature di lavoro, macchine, impianti);
– revisione continua.
Per garantire la coerenza nel percorso operativo, la BS 18004 raccomanda che questi passaggi siano documentati.
Possibili modi di classificare le valutazioni, o parti di esse, che possono essere utilizzati separatamente o in combinazione, comprendono anche:
– aree territoriali all’interno e/o esterno dei locali dell’azienda;
– fasi del processo di produzione o nella prestazione di un servizio;
– lavoro pianificato e attività in risposta a eventi non ordinari;
compiti definiti di ciascun lavoratore (ad esempio l’impiego di un utensile, la guida di automezzi, ecc.);
– le fasi del ciclo di vita delle attrezzature di lavoro: progettazione, installazione, normale funzionamento, manutenzione, riparazione, smantellamento e smaltimento;
– diversi assetti operativi di impianti e macchinari per consentire stati momentanei e/o transitori, come l’avviamento e lo spegnimento in cui le misure di prevenzione e di protezione necessarie potrebbero essere diverse e distinte da quelle a funzionamento normale;
– rischi derivanti dal layout particolare di apparecchiature o edifici (o le modifiche al layout) che coinvolgono questioni come vie di fuga e l’ubicazione delle attrezzature pericolose e la posizione degli apprestamenti per l’emergenza;
– attività svolte da appaltatori (ditte esterne);
– rischi derivanti da parti di impianto produttivo fornito o in manutenzione da altri.